Esperienze riportate dagli operatori

Raccolta di alcuni esempi suddivisi per culture

Nord africa

Marocco

«Penso che i marocchini abbiano un forte legame con il proprio passato e con le proprie tradizioni.»

Insegnante di italiano L2

«Durante gli inserimenti lavorativi mi è capitato spesso di dover insistere sulla puntualità durante i colloqui. La diversa percezione del tempo è una delle cose più difficili da gestire.»

Responsabile di sportello

«Penso che ci siano molte differenze relative al concetto di puntualità tra cultura italiana e cultura marocchina. Infatti mi è capitato in alcuni incontri che i migranti arrivassero con molto ritardo o che non si presentassero affatto.»

Assistente sociale

«Il tono di voce utilizzato dai marocchini può essere frainteso come se fosse una lite. In verità poi ho capito che l’alto tono di voce accomuna la maggior parte dei marocchini e viene considerato normale parlare ad alta voce.»

Insegnante di italiano L2

«Nel modo di parlare la donna araba è molto teatrale. In alcune situazioni il tono di voce diventa quasi tragico e a volte “lamentoso”.»

Mediatrice culturale

«Ho osservato che la distanza tra me e una persona marocchina era strettamente collegata al genere. Tra generi diversi, soprattutto se i migranti erano arrivati da poco, c’era una grande distanza. Al contrario tra lo stesso genere la distanza era simile a quella che c’è in Italia.»

Operatore di accoglienza

«Con i migranti marocchini arrivati in Italia da poco ho osservato che gli uomini utilizzano uno sguardo diretto mentre le donne indiretto.»

Operatore di accoglienza

«Mi è capitato con un uomo marocchino che, durante i primi incontri utilizzava uno sguardo basso, poi a forza di vederci ha iniziato a guardarmi negli occhi. Non so a cosa sia dovuto questo cambiamento di sguardo.»

Mediatrice culturale

«Ho creato un bel rapporto con un migrante marocchino ma, il giorno dopo iniziato il Ramadan e per un’intera settimana, non mi ha più guardato negli occhi. Personalmente sono andata in crisi come operatore perché ho pensato “che cosa ho combinato?”.»

Operatrice sociale

«Ho notato che è offensivo dare la mano ad una donna marocchina di religione musulmana.»

Mediatore culturale

«Ho osservato che le donne arabe che si conoscono da tempo, o che sono parte della stessa famiglia, si salutano sempre con un numero di baci dispari o 3 o 5.»

Operatore sociale

«Ho notato che è severamente vietato usare la mano sinistra per bere il tè in Marocco.»

Insegnante di italiano L2

«Ho osservato che le donne arabe, soprattutto nei primi approcci con l’associazione, venivano accompagnate dal marito e spesso, durante i colloqui, venivano lasciate fuori dalla porta ad attendere.»

Assistente sociale

«Ho osservato che i migranti del Marocco tendono a dare priorità al lavoro e ai propri doveri rispetto al tempo libero.»

Operatore sociale

«Ho notato che la cultura magrebina in generale tende a mantenere un forte legame con le proprie tradizioni.»

Operatore sociale

«Secondo la mia esperienza le donne della cultura magrebina tendono a guardare direttamente negli occhi il proprio interlocutore se di genere femminile.»

Insegnante di italiano L2

«Ho notato che le donne marocchine, se arrivate da poco in Italia, tendono ad usare un contatto visivo indiretto, tendono ad abbassare lo sguardo e a non guardarmi negli occhi.»

Insegnante di italiano L2

«Penso esistano molte differenze rispetto al contatto fisico tra la cultura italiana e la cultura marocchina, soprattutto con le donne.»

Operatore sociale

«Per quanto riguarda le differenze di uso del contatto fisico tra cultura italiana e cultura del Nord Africa non trovo grandi differenze generalizzate, alcune donne cercano il rapporto fisico altre preferiscono mantenere il distacco, altre hanno bisogno di tempo per contattarti fisicamente.»

Operatore sociale

«Per quanto riguarda la velocità del parlato dei migranti di cultura africana si tratta di una risposta difficile, infatti considero che la velocità corrisponda direttamente al livello di sicurezza che si sente nella lingua di accoglienza (in questo caso l’italiano): uomini con un livello mediamente basso e consapevoli di ciò, parlavano molto lentamente, a bassa voce o quasi non parlavano affatto. Le donne tendevano anche a farsi sentire, nonostante il livello linguistico non fosse alto, ma comunque sembravano sentire la confidenza per lasciarsi andare, nonostante qualche errore

Insegnante di italiano L2

Egitto

«Gli uomini egiziani tendono ad arrivare sempre abbastanza puntuali, sempre se non hanno impegni di lavoro

Operatore sociale

«Negli incontri formali ho notato che gli uomini egiziani non si presentano a meno che l’incontro non riguardi la consegna di attestati di partecipazione.»

Operatore sociale

«Durante le lezioni in classe gli uomini egiziani tendono ad arrivare in orario o un po’ in ritardo, circa 15/20 minuti.»

Insegnante di italiano L2

«Ho osservato che gli uomini egiziani tendono a dare priorità al lavoro e ai propri doveri rispetto al tempo libero.»

Operatore sociale

«Ho notato che la cultura egiziana tende a dare molta più importanza al concetto di presente.»

Operatore sociale

«Secondo la mia esperienza gli uomini egiziani tengono a guardare negli occhi il proprio interlocutore a prescindere dal suo genere.»

Insegnante di italiano L2

Africa subsahariana

Africa Subsahariana

«I migranti provenienti dai paesi africani francofoni spesso non guardano in faccia l’interlocutore per due motivi: rispetto, se l’interlocutore è più adulto e insicurezza, se compagno di classe di genere diverso.»

Insegnante di italiano L2

«È molto diffuso che le persone di provenienza africana non guardino negli occhi l’interlocutore. In Italia questo può sembrare una mancanza di rispetto e ha creato difficoltà nei colloqui di lavoro.»

Responsabile di sportello

«Mi ha sempre colpito come i migranti africani siano così pazienti. Aspettano anche 5 anni per un documento. Credo sia proprio una questione che noi cerchiamo di far stare le cose dentro al tempo, “mi do un anno per aspettare questo permesso di soggiorno…” loro invece fanno tutto un altro ragionamento “io sono qui per prendere questo documento e questo è il mio obiettivo“. Quando in Africa si aspetta il treno ci si siede e si va in modalità “attesa” e non c’è nessuna noia, aspettano anche 3 o 4 ore.»

Operatore di accoglienza

Ghana

«Dove non c’è una presenza maschile, la donna africana utilizza uno sguardo diretto. Viceversa se vi è la presenza del marito, la donna ghanese ha la tendenza ad avere uno sguardo indiretto.»

Insegnante di italiano L2

«Un migrante ghanese mi ha spiegato che in Ghana non viene utilizzata la mano sinistra per mangiare o per gesticolare.»

Operatore sociale

Nigeria

«Ricordo un episodio con una donna nigeriana, che mi ha spiegato che porgere la mano sinistra è un segno di maleducazione, soprattutto se l’interlocutore è più anziano.»

Insegnante di italiano L2

«Un migrante nigeriano mi ha spiegato che in Nigeria non viene utilizzata la mano sinistra per mangiare o gesticolare.»

Insegnante di italiano L2

«Tendenzialmente i migranti nigeriani guardano negli occhi il proprio interlocutore. Tuttavia dipende dall’età, dal genere e dal rapporto. Se l’interlocutore è più anziano del migrante è facile che ci sia uno sguardo semidiretto; se invece è il migrante ad essere più anziano la situazione è più complessa.»

Operatore sociale

«Penso che esistano abbastanza/molte differenze rispetto al concetto di puntualità tra la cultura italiana e la cultura della Nigeria.»

Operatore sociale

«I migranti della Nigeria tendono ad arrivare molto in ritardo, anche più di 30 minuti ad un incontro informale.»

Operatore sociale

Sudan

«Lo sguardo diretto è utilizzato da chi è più anziano oppure dall’uomo che parla con la donna, e quest’ultima abbassa lo sguardo. Nel riconoscere una persona di ruolo superiore i migranti tendono a non guardare negli occhi come forma di rispetto.»

Mediatore culturale

Uganda

«Secondo la mia esperienza con donne africane in situazioni di difficoltà vi è la tendenza a mantenere uno sguardo indiretto.»

Mediatore culturale

Asia meridionale

Asia Meridionale

«Ho osservato che i migranti dell’Asia Meridionale, in particolare provenienti dall’India, dal Pakistan e dallo Sri Lanka tendono a dare priorità al lavoro e ai propri doveri rispetto al tempo libero.»

Operatore sociale

Bangladesh

«Mi è capitato di vedere delle donne del Bangladesh che, nel contesto dell’ospedale, si sono sentite a disagio con i medici perché usavano troppo contatto fisico per salutarle.»

Mediatore culturale

«La percezione del tempo è sicuramente diversa. Qui molti operatori si aspettano che i migranti conoscano le regole del ‘tempo occidentale’. Ma i migranti, pur sapendo che il tempo in Italia è percepito diversamente, si prendono il loro tempo per fare quello che devono fare.»

Operatore sociale

India

«Cercano di evitare qualsiasi tipo di conflitto. Per esempio, quando ti scrivono su whatsapp iniziano con un semplice ‘ciao’ ma non arrivano dritto al punto. Aspettano che tu risponda e che sia tu a chiedere se c’è bisogno di qualcosa.»

Insegnante di italiano L2

«I migranti indiani con cui lavoro non mi interrompono mai mentre sto parlando. Usano anche un tono di voce molto basso quando parlano con noi operatori.»

Operatore sociale

«Mi è capitato spesso di notare il movimento della testa degli indiani. Però devo dire che non ho mai avuto problemi ad interpretarlo perché era sempre accompagnato dal parlato.»

Operatore sociale

Pakistan

«Lo sguardo era diretto quando mi parlavano, però questo l’ho notato solo comunicando con migranti pakistani uomini.»

Operatore sociale

«Mi è capitato di vedere utilizzare l’abbraccio come forma di saluto tra due donne.»

Insegnante di italiano

Asia orientale

Cina

«I migranti cinesi hanno sempre un volume di voce molto basso quando si relazionano con noi operatori.»

Operatore sociale

«Per quanto riguarda la Cina posso dire che sono più che puntuali. Se l’appuntamento è alle 14.00 arrivano alle 13.55.»

Operatore sociale

«Nella cultura cinese ‘non toccare’ è una forma di rispetto che viene utilizzata spesso.»

Mediatrice culturale

«Ho osservato che gli studenti cinesi non mi guardano negli occhi mentre spiego in classe.»

Insegnante di italiano L2

Est Europa

Est Europa

«Per quanto riguarda i migranti albanesi, ucraini, moldavi e romeni ho osservato che negli incontri formali e informali tendono ad arrivare in anticipo o in orario.»

Operatore sociale

«Secondo la mia esperienza i migranti ucraini, moldavi e romeni tendono a dare priorità al lavoro rispetto al tempo libero.»

Operatore sociale

«Ho osservato che i migranti dell’Est Europa tendono a mantenere un contatto visivo diretto con il proprio interlocutore a prescindere dal genere.»

Operatore sociale

Albania

«Gli studenti albanesi neoarrivati tendono a non guardare in faccia l’insegnante e questo viene percepito come disinteresse per la lezione.»

Insegnante di Italiano L2

Romania

«Penso che non ci siano molte differenze rispetto al concetto di puntualità tra la cultura italiana e la cultura romena.»

Operatore sociale

Ucraina

«Ho notato che i migranti ucraini stanno piuttosto vicini alla persona con cui parlano, sia uomini sia donne.»

Mediatore culturale