Repubblica Dominicana

Chiara Facciani, Arianna Notaro

Repubblica dominicana

La Repubblica Dominicana è uno stato situato nell’arcipelago delle Grandi Antille nel Mar dei Caraibi. Occupa due terzi dell’Isola Hispaniola, mentre nella parte restante dell’isola si trova lo stato di Haiti.

La Repubblica Dominicana si trova a est di Cuba e a ovest di Porto Rico. La lingua ufficiale è lo spagnolo e gli abitanti sono circa 10 milioni.

Dal punto di vista etnico, sull’isola sono presenti etnie di origine indigena, di discendenza europea e di origine africana. La maggioranza della popolazione (73%) è composta da individui nati dall’unione di persone di discendenza europea e di origine indigena, il 16% ha origini europee e l’11% è nato dall’unione di persone di discendenza europea e di origine africana.

I Taino sono il gruppo indigeno nativo dell’isola, provenienti da un sottogruppo della popolazione Arawaks, originaria delle foreste tropicali del Sud America.

La religione più praticata è il cristianesimo, con una maggioranza di cattolici (75%) e una minoranza di protestanti (20%).

A causa delle influenze delle altre culture, la società sta cambiando rapidamente, di conseguenza la percezione di questa cultura può essere diversa a seconda delle persone con cui si viene a contatto.

La cultura

Secondo l’antropologo Hall (1976), la Repubblica Dominicana, come la maggior parte dell’America Latina, appartiene alle culture ad alto contesto.

Ciò significa che è caratterizzata da un tipo di comunicazione indiretta, dove giocano un ruolo fondamentale il contesto e gli elementi non verbali della comunicazione come ad esempio lo sguardo, i movimenti del corpo, l’uso della voce e il contatto fisico. L’enfasi è sul modo in cui viene comunicato il messaggio rispetto alle singole parole usate nel discorso.

Generalmente si evitano i confronti diretti, si preferisce usare giri di parole, come ad esempio ‘può darsi’, ‘forse’, anziché usare negazioni esplicite. Gli individui sono tendenzialmente aperti e amichevoli.

Donne dominicane in centro a Santo Domingo, Repubblica Dominicana
Donne dominicane in centro a Santo Domingo, Repubblica Dominicana

La cultura dominicana potrebbe sembrare simile a quella haitiana, ma per un dominicano essere accomunato alla cultura haitiana potrebbe essere offensivo a causa degli eventi storici che hanno portato il paese ad essere indipendente. Il confine tra le due nazioni nacque durante l’epoca coloniale quando la Francia prese la parte ovest dell’isola (Haiti) e la Spagna la parte est (Repubblica Dominicana) ma fu ufficialmente stabilito solo nel 1929.

Questa colonizzazione fu seguita da scontri e repressioni dovuti alla volontà del governo haitiano di unificare l’isola. Ad oggi sussistono delle grandi differenze socio-economiche tra le due parti dell’isola, la Repubblica Dominicana è dieci volte più ricca di Haiti che è economicamente instabile e ha un tasso di povertà molto alto. Ogni anno i migranti haitiani raggiungono la Repubblica Dominicana in cerca di lavoro, soprattutto nel settore agricolo, per migliorare la loro condizione economica.

Nonostante ciò, gli haitiani presenti nella Repubblica Dominicana sono ancora oggi ampiamente discriminati dai dominicani.

cultura Dominicana e italiana a confronto

È possibile confrontare le caratteristiche della cultura dominicana e di quella italiana usando il modello delle sei dimensioni che fu sviluppato dall’antropologo e psicologo sociale Hofstede (1980, 1991, 2001, 2010) (dimensioni di Hofstede) per analizzare le differenze culturali negli atteggiamenti, nei comportamenti e nelle pratiche organizzative e sociali.

Naturalmente, questo modello fornisce delle indicazioni su tendenze culturali generali, ma all’interno di ogni cultura ogni individuo ha delle caratteristiche proprie e uniche.

Importanza delle gerarchie

Power Distance

Questa dimensione si riferisce alla misura in cui gli individui accettano o meno la distribuzione di potere e, di conseguenza, le disuguaglianze sociali. L’Italia ha un valore di 50/100, la Repubblica Dominicana di 65/100.

Il confronto tra questi due valori evidenzia come la Repubblica Dominicana sia una cultura più gerarchica rispetto all’Italia e di conseguenza come le disuguaglianze sociali siano più comuni. Ne sono un esempio la maggior parte degli ambienti lavorativi dove le posizioni più ambite vengono solitamente assegnate a persone delle classi sociali più alte e benestanti, mentre i membri delle classi sociali più basse svolgono i lavori più umili e sono spesso sottopagati.

Le disuguaglianze sociali emergono anche dal tasso di povertà che interessa il 50% della popolazione. Questo è determinato non solo dalle scelte politiche diseguali, ma anche dalle pratiche di favori e clientelismo in ambito burocratico.

La presenza di una forte struttura gerarchica si riflette anche negli usi linguistici. È comune rivolgersi alle persone che hanno posizioni di potere con rispetto e deferenza. Quando si parla con qualcuno che non si conosce bene è importante usare il suo titolo professionale seguito dal cognome.

Individualismo

Individualism

Questa dimensione indica la tendenza della società a dare più importanza alle azioni del singolo rispetto a quelle del gruppo, o viceversa. Un valore basso indica che la cultura è collettivista (dà valore alle azioni del gruppo), un valore alto indica che la cultura è individualista (dà valore alle azioni del singolo).

L’Italia, con 76/100, dà maggiore valore alle azioni dell’individuo rispetto a quelle della collettività. Il valore di 30/100 della Repubblica Dominicana mostra che è una società collettivista.

I Dominicani danno una grande importanza alla famiglia, che svolge un ruolo centrale nella vita delle persone. Molti figli continuano a vivere con la famiglia finché non si sposano e anche quando si sposano si trasferiscono vicino alla famiglia di origine. Nelle zone rurali, se possibile, la famiglia allargata vive insieme nella stessa casa.

Famiglia dominicana, Barahona, Repubblica Dominicana
Famiglia dominicana, Barahona, Repubblica Dominicana

Un altro aspetto della natura collettivista della società dominicana è il nepotismo, considerato una pratica comune e appropriata poiché permette di assumere persone che si conoscono e delle quali ci si fida.

Competitività

Masculinity

Questa dimensione indica la misura in cui una cultura dà importanza a valori come il successo e la competitività, o piuttosto la qualità della vita e delle relazioni. Un valore alto indica che la cultura è competitiva, un valore basso indica invece che la cultura è orientata verso la solidarietà e le relazioni.

L’Italia ha un valore di 70/100, mentre la Repubblica Dominicana di 65/100. Entrambe le culture sono quindi competitive e orientate a raggiungere obiettivi di successo, ma l’Italia più della Repubblica Dominicana.

Le reti di contatti sono un elemento fondamentale della società dominicana e le relazioni interpersonali sono considerate fondamentali. Spesso conoscere la persona giusta è molto importante per ottenere favori e per raggiungere i propri obiettivi, per questo colleghi e conoscenti sono trattati con rispetto.

Avversione all’incertezza

Uncertainty Avoidance

Questa dimensione indica la misura in cui i membri di una cultura si sentono minacciati dall’incertezza del futuro. Un valore basso indica che la cultura accetta l’incertezza del futuro, un valore alto indica che la cultura se ne sente minacciata.

L’Italia ha 75/100; la Repubblica Dominicana 45/100, il che mostra la tendenza dei Dominicani a sentirsi meno minacciati dall’imprevedibilità del futuro rispetto agli Italiani.

A causa della situazione di precarietà economica in cui vivono molte famiglie e dei pochi aiuti che il governo dà alla popolazione, i domenicani sono abituati ad arrangiarsi e ad adattarsi.

Questa flessibilità è probabilmente influenzata anche dalle continue minacce ambientali, come uragani, terremoti e inondazioni, che hanno più volte distrutto il paese e reso la situazione economica di molte persone ancora più problematica, costringendole a trovare soluzioni alternative per guadagnarsi da vivere.

Orientamento al futuro

Long Term Orientation

Questa dimensione indica la tendenza di una società a conservare le tradizioni del passato o piuttosto a cercare il cambiamento. Le culture con un valore basso sono quelle che desiderano mantenere vive le tradizioni e le norme del passato e guardano con diffidenza al cambiamento. Le culture con un valore alto sono invece quelle che hanno un approccio più pragmatico e lavorano per prepararsi ai cambiamenti del futuro.

L’Italia ha un valore di 61/100; la Repubblica Dominicana di 13/100. Questo suggerisce che la società italiana è più proiettata verso il futuro e il cambiamento rispetto alla cultura dominicana che invece è più tradizionalista.

Sebbene a partire dalla seconda metà del XX secolo la percezione della figura della donna sia cambiata, ad esempio con l’apertura alle donne del mercato del lavoro, ad oggi nel paese prevale una prospettiva conservatrice sulla divisione dei ruoli.

L’ideologia dominante è quella machista, improntata sulla visione che l’uomo è superiore alla donna e che esistono dei ruoli diversi basati sul genere. I movimenti per la parità dei diritti delle donne sono in aumento e con questi si sta modificando anche la visione della società, che sta diventando più propensa a accettare i cambiamenti sociali.

Indulgenza

Indulgence

Questa dimensione differenzia le culture sulla base di quanto ritengano che il soddisfacimento dei desideri degli individui sia importante, o quanto invece vada controllato. Un valore basso indica una cultura con un alto grado di controllo, un valore alto indica invece una cultura indulgente, con un basso grado di controllo.

L’Italia ha un valore di 30/100 e la Repubblica Dominicana di 54/100. Questo indica che la Repubblica Dominicana è, più dell’Italia, una società orientata al soddisfacimento dei desideri.

Ne è un esempio l’importanza data alla musica e ai balli tradizionali, come il merengue, la salsa e la bachata, e al carnevale. Durante le celebrazioni del carnevale dominicano si organizzano sfilate dove le radici indigene, africane e europee si mescolano nei costumi delle persone.

Celebrazioni del carnevale, Puerto Plata, Repubblica Dominicana
Celebrazioni del carnevale, Puerto Plata, Repubblica Dominicana
Musicisti per strada, Santo Domingo, Repubblica Dominicana
Musicisti per strada, Santo Domingo, Repubblica Dominicana
Hofstede, 2010, Modello delle 6 Dimensioni
Hofstede, 2010, Modello delle 6 Dimensioni

Le modulazione della voce

(paralinguistica)

Nella Repubblica Dominicana, come nella maggior parte delle culture dell’America Latina, c’è la tendenza a usare un volume di voce che può essere percepito alto da chi non fa parte della cultura.

Naturalmente esistono variazioni nell’uso della voce, sulla base dell’età, della costituzione fisica, del genere, del contesto e dello status sociale.

La percezione del tempo

(Cronemica)

La concezione del tempo è policronica, ovvero il tempo è percepito come fluido. La puntualità non è considerata fondamentale e questo vale sia per gli incontri informali sia per quelli formali.

Si tende a dare più importanza alle persone e alle relazioni che agli orari e ai piani. Mentre gli orari dei trasporti pubblici e degli eventi formali vengono rispettati, negli incontri informali tra amici e familiari è normale presentarsi anche diverse ore in ritardo e questo non viene interpretato come mancanza di rispetto.

La gestione dello spazio

(prossemica)

Lo spazio interpersonale, ovvero la distanza che si ritiene opportuno tenere negli incontri personali, dipende da molti fattori tra cui il genere dei partecipanti, la loro età e il loro grado di intimità.

Nella Repubblica Dominicana le persone tendono a stare vicine le une alle altre mentre parlano (circa 30 cm).

Mantenersi distanti dal proprio interlocutore o allontanarsi mentre questo sta parlando può essere interpretato come maleducato.

Una coppia di dominicani che conversa
Una coppia di dominicani che conversa

Contatto fisico

Aptica

Nella Repubblica Dominicana è molto comune toccare le persone con cui si sta parlando, a prescindere dal loro genere.

i Movimenti del corpo

(cinesica)

il contatto visivo

Per i Dominicani lo sguardo è molto importante: con lo sguardo si mostra rispetto e fiducia nel proprio interlocutore e soprattutto il contatto visivo è indice di interesse.

i saluti

Nei contesti formali la forma di saluto più comune è la stretta di mano, combinata ad un sorriso.

Questa può durare diversi secondi ed essere accompagnata da un leggero tocco del braccio o del gomito dell’interlocutore.

Saluto formale con stretta di mano
Saluto formale con stretta di mano

Nei contesti informali, i saluti cambiano a seconda del genere degli interlocutori.

Tra due uomini è comune abbracciarsi e darsi qualche pacca sulla spalla, mentre tra donne solitamente ci si bacia sulla guancia. Anche tra persone di genere diverso ci si saluta baciandosi sulla guancia.

Abbraccio tra due amici
Abbraccio tra due amici
Saluto informale tra coppia giovane di amici
Saluto informale tra coppia giovane di amici

I gesti emblematici

Come ogni cultura, anche la Repubblica Dominicana ha dei gesti emblematici, ovvero dei gesti che sono specifici di quella cultura e possono essere causa di fraintendimenti e incomprensioni da parte di chi non ne conosce il significato.

Gesto per chiedere a qualcuno di avvicinarsi

Per chiedere a qualcuno di avvicinarsi si alza la mano destra distendendo il braccio e muovendo il dito indice che si piega leggermente verso il busto dell’interlocutore.

Arricciare la bocca e rivolgere lo sguardo al referente è un gesto usato per indicare qualcuno o qualcosa.

Gesto per indicare qualcuno o qualcosa
Gesto per chiedere "cosa?"

Quando si vuole chiedere “cosa?” è comune arricciare il naso.

Baciare la mano dei membri della famiglia più anziani equivale a chiedere la loro benedizione.

Mentre si compie il gesto di baciare la mano si pronuncia una frase in cui si chiede una benedizione, seguita dalla benedizione in risposta.

Gesto per chiedere la benedizione dei membri più anziani della famiglia

Aspetto esteriore

L’aspetto esteriore ha un valore importante nella società dominicana. Si dà molta attenzione alla moda e gli abiti svolgono la funzione di indicare il ruolo sociale e il grado di successo degli individui.

In generale vengono usati vestiti di stile occidentale, ad eccezione delle feste folkloristiche dove si indossano gli abiti tradizionali. Le persone amano indossare abiti di buona qualità.

Portare vestiti e accessori di marca, specialmente se provenienti dagli Stati Uniti, è ritenuto un vanto.

Abiti tradizionali femminili

Abiti tradizionali femminili

L’abito tradizionale femminile è composto da due pezzi.

Nella parte superiore si indossa una blusa con maniche a balze e in quella inferiore una gonna ampia e lunga fino alle caviglie.

Spesso questo vestito riprende i colori della bandiera dominicana (rosso, blu e bianco).

Le donne decorano i capelli con un grande fiore rosso.

Abbigliamento tradizionale maschile

L’abbigliamento dominicano maschile si rifà alla tradizione rurale, per cui solitamente si indossa una camicia, dei pantaloni di colori chiari (bianco o beige) e un cappello di paglia.

Abbigliamento tradizionale maschile