Brasile

Chiara Facciani

Brasile

Il Brasile è uno stato dell’America Meridionale e confina con tutti i paesi del Sud America, eccetto Ecuador e Cile. Con una popolazione di circa 200 milioni di abitanti il Brasile è uno stato multietnico.

I più grandi gruppi etnici in Brasile includono i Brancos, cittadini con discendenze europee (portoghesi, italiani, spagnoli e tedeschi), i Pardo (combinazione di antenati europei, indigeni e africani) e i Pretos (afro-brasiliani).

La maggior parte della popolazione parla il portoghese, che è la lingua ufficiale e parte importante dell’identità nazionale del paese. Tuttavia nel paese si parlano più di 250 lingue, tra cui molte lingue indigene e dialetti parlati soprattutto nelle zone settentrionali più rurali. In alcuni stati meridionali di Rio Grande do Sul e Santa Catarina la popolazione, specialmente gli abitanti più anziani, parla anche la lingua veneta, risultato dell’immigrazione italiana verso il Brasile, conosciuta con il nome di “talian“.

Dal punto di vista religioso, il Brasile è un paese a maggioranza cristiana, conta infatti la comunità cattolica più numerosa al mondo, sebbene siano presenti in minoranza anche altre religioni come i culti afro-brasiliani e le sette spiritualistiche e mistiche.

A causa delle influenze delle altre culture, la società sta cambiando rapidamente, di conseguenza la percezione di questa cultura può essere diversa a seconda delle persone con cui si viene a contatto.

La cultura

Secondo l’antropologo Hall (1976), il Brasile appartiene alle culture ad alto contesto. Ciò significa che è caratterizzata da un tipo di comunicazione indiretta, dove giocano un ruolo fondamentale il contesto, gli elementi non verbali della comunicazione e l’uso della voce.

I brasiliani pongono una forte enfasi su come viene comunicato un messaggio rispetto alle singole parole usate nel discorso. Gli individui sono tendenzialmente molto espressivi e emotivi nei dialoghi, non hanno paura di esprimere la loro opinione ma cercano di evitare di creare conflitti e contrasti con il proprio interlocutore. Vengono evitate anche le affermazioni più dirette, ad esempio al posto di “” si usano forme come, ad esempio, “sò um pouquinho“, che significa “solo un po”.

I brasiliani tendono a esprimere affetto e calore nei loro discorsi usando spesso i diminutivi per indicare oggetti e persone: la sillaba “inha” viene usata per il genere femminile e “inho” per il genere maschile. Ad esempio per parlare in modo affettuoso della casa si usa la parola “casinha” ovvero “casetta” al posto di “casa“.

Come forma di cortesia vengono usati i titoli generici “senhor” e “senhora” per rivolgersi a persone più anziane o di status sociale superiore. Il pronome ‘você’ viene usato nei rapporti più informali, tra individui che hanno già familiarità l’uno con l’altro.

Amiche che parlano a Maceiò, Brasile
Amiche che parlano a Maceiò, Brasile

cultura Brasiliana e italiana a confronto

Possiamo mettere a confronto la cultura brasiliana e quella italiana facendo riferimento alla lente di analisi elaborata dall’antropologo e psicologo sociale Hofstede (1980, 1991, 2001, 2010) (dimensioni di Hofstede), il quale ha sviluppato sei indici, riportati qui sotto, relativi agli atteggiamenti, ai comportamenti e alle pratiche organizzative e sociali da usare nell’analisi interculturale.

Va specificato che questo modello fornisce delle indicazioni su tendenze culturali generali, ma all’interno di ogni cultura ogni individuo ha delle caratteristiche proprie e uniche.

Importanza delle gerarchie

Power Distance

Questa dimensione si riferisce alla misura in cui gli individui accettano o meno la distribuzione di potere e, di conseguenza, le disuguaglianze.

L’Italia ha un valore di 50/100, mentre il Brasile di 69/100. Ciò indica che il Brasile è una cultura più gerarchica rispetto all’Italia.

Gli individui riconoscono e rispettano le differenze sociali, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione della ricchezza, l’appartenenza ad una classe sociale e l’età.

Generalmente è più importante il “chi sei” rispetto al “cosa fai” o al “cosa puoi fare“, soprattutto nell’ambito lavorativo. Nel paese infatti ci sono grandi differenze tra ricchi e poveri e la società è fortemente influenzata dalla corruzione, che limita le possibilità di sviluppo economico del paese.

Il sistema burocratico brasiliano è particolarmente complesso e per arrivare al proprio obiettivo, come ottenere un passaporto o un certificato di matrimonio, è comune cercare delle scorciatoie (jeitos). Le persone benestanti possono addirittura pagare dei “despachantes“, ovvero delle persone con dei buoni contatti che vengono incaricate di trovare possibili scorciatoie.

Chi non si può permettere di pagare una persona esterna può sempre chiedere aiuto a chi lavora negli uffici burocratici in cambio di una piccola somma di denaro.

Favelas e grattacieli a Rio de Janeiro, Brasile
Favelas e grattacieli a Rio de Janeiro, Brasile

Individualismo

Individualism

Questa dimensione si riferisce alla tendenza della società a dare più importanza alle azioni del singolo rispetto a quelle del gruppo. Un valore basso indica che la cultura è collettivista, un valore alto invece indica che la cultura è individualista. L’Italia, con un valore di 76/100 dà maggiore valore alle azioni individuali rispetto a quelle della collettività.

Il valore di 38/100 del Brasile indica che è una cultura dove viene dato valore alla collettività. Altri valori importanti sono quelli della famiglia e del gruppo

Nell’ambito lavorativo i dipendenti preferiscono affrontare i problemi con la famiglia o con i membri del gruppo anziché parlarne apertamente con il proprio datore di lavoro. Il nepotismo è una pratica ben vista che garantisce un alto grado di lealtà tra i dipendenti attraverso il rapporto di famiglia che li lega. 

Competitività

Masculinity

Questa dimensione indica la misura in cui una cultura dà importanza a valori come il successo e la competitività, o piuttosto la qualità della vita e delle relazioni. Un valore alto indica che la cultura è competitiva, un valore basso indica invece che la cultura è orientata verso la solidarietà e le relazioni.

Il valore di 70/100 dell’Italia indica che è una cultura fortemente orientata al successo, mentre il valore di 49/100 del Brasile riflette un equilibrio rispetto ai valori di competitività e assertività.

Tendenzialmente gli individui sono competitivi e orientati a migliorare la propria condizione economica e sociale agendo in modo da garantire l’armonia, la cooperazione e il rispetto degli altri membri del gruppo.

Avversione all’incertezza

Uncertainty Avoidance

Questa dimensione indica la misura in cui i membri di una cultura si sentono minacciati dall’incertezza del futuro. Un valore basso indica che la cultura accetta l’incertezza del futuro, un valore alto indica invece che la cultura se ne sente minacciata.

Il valore dell’Italia di 75/100 e il valore del Brasile di 76/100 indicano che, a livello culturale, entrambi i paesi si sentono ugualmente minacciati dall’imprevedibilità del futuro.

Come nella maggior parte dei paesi dell’America Latina, il Brasile è una società con un forte bisogno di regole e leggi che vengono accettate dagli individui perchè il futuro sia meno incerto.

La religione gioca un ruolo importante. Infatti, essendo il Brasile il paese con la comunità cristiana più numerosa al mondo, gli individui sono soliti seguire le norme imposte dal cristianesimo per far fronte all’incertezza del futuro.

Orientamento al futuro

Long Term Orientation

Questa dimensione indica la tendenza di una società a conservare le tradizioni del passato o piuttosto a cercare il cambiamento. Le culture con un valore basso in questa dimensione sono quelle che desiderano mantenere vive le tradizioni e le norme del passato e guardano con diffidenza al cambiamento.

Le società con un valore alto sono invece quelle che hanno un approccio più pragmatico e lavorano per prepararsi ai cambiamenti del futuro.

L’Italia ha un valore di 61/100 mentre il Brasile di 44/100. Questi valori indicano che l’Italia è più innovativa rispetto al Brasile. 

Sebbene il paese abbia vissuto cambiamenti profondi e radicali nel sistema produttivo, ad oggi il settore agricolo rimane il centro dell’economia nazionale.

Nonostante sia la principale fonte di sostentamento del paese, il settore agricolo segue una forte dicotomia. Da un lato il dinamismo di questo settore produce nelle zone più a sud del paese, con macchinari e tecniche avanzate di produzione e raccolta meccanica, beni d’esportazione come caffè, grano, soia, canna da zucchero, mais e cellulosa. Dall’altro le piccole produzioni locali, nelle regioni più povere nel nord del paese, sono rimaste fedeli ad un lavoro più tradizionale e ad un tipo di agricoltura familiare.

Indulgenza

Indulgence

Questa dimensione differenzia le culture sulla base di quanto ritengano che il soddisfacimento dei desideri degli individui sia importante, o quanto invece vada controllato. Un valore basso indica una cultura con un alto grado di controllo, un valore alto indica una cultura indulgente, con un basso grado di controllo.

L’Italia ha un valore di 30/100, di conseguenza è una cultura che tende a limitare impulsi e desideri. Il valore di 59/100 del Brasile mostra come gli individui ritengano importante soddisfare i propri impulsi e desideri.

In Brasile viene dato grande spazio alle celebrazioni. Il carnevale in particolare, durante il quale le persone indossano costumi e organizzano parate e danze per le strade delle città, è uno dei momenti dell’anno più attesi e celebrati. Il motivo per cui in Brasile il carnevale è così popolare sta nel fatto che rompe e ribalta la realtà.

Attraverso l’uso dei costumi (fantasia) chiunque può diventare un’altra persona. Povertà e distinzioni tra le classi sociali sembrano scomparire per qualche giorno.

Celebrazioni del carnevale, Recife, Brasile
Celebrazioni del carnevale, Recife, Brasile
Hofstede, 2010, Modello delle 6 Dimensioni
Hofstede, 2010, Modello delle 6 Dimensioni

Le modulazione della voce

(paralinguistica)

In Brasile gli individui usano generalmente un volume alto di voce, sebbene esistano variazioni sull’uso della voce, in base ad età, costituzione fisica, genere, contesto e status sociale.

Il silenzio nei dialoghi è percepito come un tempo vuoto e può creare situazioni di disagio tra gli interlocutori.

Il silenzio è considerato sintomo di distacco e indifferenza, di conseguenza gli individui fanno di tutto per evitarlo. Ad esempio, durante un viaggio in taxi si verifica di frequente che il tassista cerchi di riempire il silenzio parlando con il passeggero.

La percezione del tempo

(Cronemica)

Il Brasile è una cultura policronica in cui il tempo viene percepito in modo flessibile. Non essendo tangibile, è difficile separare il tempo informale (vita privata) dal tempo formale (tempo lavorativo).

Di conseguenza, nei contesti lavorativi le pause caffè possono diventare lunghe pause informali tra colleghi, e gli appuntamenti lavorativi possono essere fissati anche durante il weekend o comunque alla fine dell’orario lavorativo. La puntualità non è fondamentale; quando si tratta di impegni lavorativi si tende ad essere relativamente puntuali, ma non quando si tratta di impegni informali, come ad esempio un caffè tra amici.

La concezione del tempo è differente da regione a regione. Nel nord del paese il ritmo della vita è più lento, la puntualità non viene rispettata, le relazioni interpersonali sono importanti, la qualità del tempo che si passa assieme è più importante del passare del tempo in sé. Anche nei contesti formali il ritardo viene quasi istituzionalizzato.

Quando si organizzano eventi importanti si tende a riportare una data di inizio anticipata per assicurare la partecipazione di tutti i partecipanti ad un certo orario. Quando si fissa un orario per un appuntamento si usa aggiungere l’espressione ‘English time’ per chiedere alle persone di arrivare puntuali; se non viene specificata questa frase gli individui potrebbero non preoccuparsi di arrivare puntuali.

Nelle due metropoli San Paolo e Rio de Janeiro si contrappongono due visioni di tempo diverse. Da un lato San Paolo, considerata polo lavorativo e d’affari. Qui “il tempo è denaro” e viene percepito come qualcosa che può essere tangibilmente speso, sprecato o risparmiato. Dall’altro lato Rio de Janeiro, considerata luogo di svago e rilassatezza. Qui il tempo è più lento e rilassato. 

Anche l’ambiente influenza il modo in cui gli individui percepiscono il tempo. Ad esempio a Manus molti edifici anziché avere parcheggi hanno banchine per barche, di conseguenza gli orari dei trasporti sono subordinati al tempo impiegato dalle barche per arrivare ad una determinata destinazione e le attività sono subordinate ai tempi dell’alta e della bassa marea.

Non solo l’ambiente ma anche il clima del paese porta a concezioni differenti del tempo. Infatti in Brasile esiste una stagione delle piogge e una stagione più secca che porta gli individui a spostarsi e cambiare i propri ritmi, siano essi lavorativi o no.

In Amazzonia esiste una tribù che non conosce la concezione del tempo. Gli Amondawa, sono una popolazione che vive in una remota foresta di Rondônia che non fa uso di calendari, orologi, sveglie e promemoria. Gli individui scandiscono il tempo delle giornate in base alla posizione del sole, non esistono mesi, anni o periodi di tempo se non quelli delle stagioni secche e piovose. Le persone non conoscono nemmeno la propria età e tendono ad associare il loro tempo in fasi come infanzia, adolescenza, giovinezza, maturità e vecchiaia.

La gestione dello spazio

(prossemica)

Lo spazio interpersonale, ovvero la distanza appropriata da tenere nelle relazioni interpersonali, è influenzato da una serie di fattori come il genere, l’età e l’intimità tra individui.

I Brasiliani tendono a stare molto vicini l’uno all’altro durante i dialoghi. Nel sud del paese le persone di genere diverso tendono a stare più vicine tra loro, circa la distanza di un braccio. Nelle zone più a nord del paese questa distanza è maggiore.

Negli spazi pubblici, come ad esempio sui mezzi di trasporto, la distanza interpersonale è quasi inesistente.

Stazione della metropolitana, San Paolo, Brasile
Stazione della metropolitana, San Paolo, Brasile

Contatto fisico

Aptica

Il contatto fisico è molto frequente nella cultura brasiliana. Durante le conversazioni gli individui sono soliti toccare il braccio o mettere una mano sulla spalla del proprio interlocutore mentre parlano.

Le manifestazioni d’affetto in pubblico sono accettate, è comune osservare coppie tenersi per mano, abbracciarsi o baciarsi in pubblico.

i Movimenti del corpo

(cinesica)

il contatto visivo

In Brasile il contatto visivo tende ad essere diretto. Guardare il proprio interlocutore negli occhi viene inteso come un segno di rispetto e di attenzione.

A confronto con altri paesi dove lo sguardo è diretto, in Brasile lo sguardo viene mantenuto più a lungo. Una persona che non conosce la cultura brasiliana potrebbe non interpretare correttamente questo sguardo sostenuto, soprattutto quando questo avviene tra persone di genere diverso.

i saluti

Nelle situazioni formali, come per esempio i contesti lavorativi, il saluto più comune è una stretta di mano poco energica. Nelle situazioni più informali tra donne è comune baciarsi sulla guancia come forma di saluto e il numero di baci cambia a seconda delle regioni, per esempio a San Paolo è comune darsi solo un bacio.

Tra uomini il saluto consiste in una pacca sulla spalla.

Questa forma di saluto viene usata sia all’inizio dell’incontro sia alla fine ed è rivolta a tutti i partecipanti dell’incontro singolarmente. Quando si finisce un incontro si salutano tutte le persone una ad una.

I gesti emblematici

Come ogni cultura, anche quella del Brasile ha dei gesti emblematici, ovvero dei gesti che sono specifici di quella cultura e possono essere causa di fraintendimenti e incomprensioni da parte di chi non ne conosce il significato.

Pollice su per dire "ok" o "va bene"

Il gesto del pollice in su ha un significato positivo in Brasile, è generalmente usato nelle affermazioni, per dire “ok” o “va bene“.

Questo gesto viene usato anche per dire “grazie” o per chiedere il permesso di fare qualcosa.

Viene talvolta accompagnato dalla parola “joia” per indicare qualcosa di bello.

Questo gesto dove la mano è aperta, le dita sono tese e l’indice e il pollice si toccano con i polpastrelli fino a formare un cerchio è considerato un’offesa in Brasile, equivale al gesto di mostrare il dito medio per gli occidentali.

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https://youtu.be/TtTSaDvy4GY?t=195

Gesto considerato un'offesa in Brasile, equivale al gesto di mostrare il dito medio per gli occidentali
Gesto per chiamare qualcuno

Per chiamare qualcuno (“vem cà“) si tiene il palmo della mano rivolto verso il basso o verso l’alto e si muovono le dita della mano verso il busto del parlante.

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https://youtu.be/Ng0zayOr0OA?t=155

Schioccare le dita può avere diverse interpretazioni e il gesto viene compiuto in due modi diversi a seconda del significato che si vuole trasmettere.

Il primo modo è toccare il pollice con il dito medio in modo da produrre un suono.

Quando questo movimento viene prodotto diverse volte e combinato ad un movimento rotatorio della mano, allora indica che si sta aspettando da molto tempo.

Il secondo modo di schioccare le dita in Brasile viene fatto toccando con l’indice lo spazio vuoto che viene lasciato tra il pollice e il dito medio che si toccano.

Questo gesto, viene fatto velocemente e muovendo il polso intero, indica “oh no, e adesso cos’altro c’è?”.

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https://youtu.be/TtTSaDvy4GY?t=60

Schioccare le dita
Gesto per dire "chi se ne frega"

Per indicare “chi se ne frega” (tanto faz) viene compiuto il gesto di tenere le mani alzate con i palmi rivolti verso il busto del parlante e “battere” ripetutamente le dita di una mano con quelle dell’altra.

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https://youtu.be/TtTSaDvy4GY?t=34

Per esprimere che qualcosa è delizioso si tocca il lobo dell’orecchio con il pollice e l’indice e si tira leggermente in basso.

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https://youtu.be/TtTSaDvy4GY?t=179

Gesto per esprimere che qualcosa è delizioso
Gesto per indicare che due persone stanno uscendo insieme

Per indicare che due persone stanno uscendo insieme vengono sollevate entrambe le mani e chiuse a pugno ad esclusione del dito indice che viene tenuto steso.

Gli indici delle due mani vengono strisciati uno con l’altro ripetutamente.

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https://youtu.be/513SxeAVTm8?t=77

Con la mano chiusa a pugno si tocca il mento con le nocche delle dita. Questo gesto indica “sono il migliore“.

Gesto per dire "sono il migliore"
Gesto per esprimere "chi lo sa"

Quando si vuole esprimere “chi lo sa” (‘”ei lá“) si alza la mano destra e, chiudendola a pugno si tocca il mento con il dorso della mano.

Portare la mano destra chiusa a pugno e toccare la fronte indica “che stupido“.

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https://youtu.be/TtTSaDvy4GY?t=44

Gesto per dire "che stupido"
Gesto per indicare "vai via"

Per indicare “vai via” si alza la mano destra chiusa a pugno all’altezza del mento poi si aprono le dita della mano muovendo contemporaneamente il polso in avanti.

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https://youtu.be/TtTSaDvy4GY?t=47

Aspetto esteriore

Le abitudini dei brasiliani rispetto all’aspetto esteriore sono simili a quelle di molti paesi occidentali. Viene data importanza alla cura del corpo e al modo di vestirsi.

Dal punto di vista dell’igiene personale, i brasiliani tendono a farsi molte docce al giorno, probabilmente a causa del clima tropicale in diverse aree del paese.

Le donne spesso indossano gioielli e bigiotteria, portando a volte grandi orecchini.

Gioielli e bigiotteria

Nelle zone costiere, dove è comune passare il tempo in spiaggia, il fisico viene messo in mostra con bikini e vestiti leggeri a prescindere dall’età.

È tradizione indossare abiti bianchi per la notte di capodanno e festeggiare sulla spiaggia.

Abiti bianchi per la notte di capodanno