Arianna Notaro
COLOMBIA
La Colombia è uno stato dell’America Meridionale e confina con l’Oceano Pacifico, il Venezuela, il Brasile, il Perù, l’Ecuador, Panama e il Mar dei Caraibi.
Con una popolazione di circa 50 milioni di abitanti, che vive principalmente nelle aree più urbanizzate del paese.
La cultura colombiana è frutto di una miscela di influenze spagnole, africane e indigene. Sebbene la maggior parte della popolazione si ritenga di avere origini europee, sono presenti circa 85 gruppi etnici diversi. Le diverse etnie si basano sul colore della pelle, sulle origini e sullo stato sociale degli individui. La maggioranza della popolazione (53,5%) è composta da individui nati dall’unione di persone di discendenza europea e persone di origine indigena, circa il 30% da colombiani di origine europea, il 10,5% da colombiani di origine africana, il 3,4% da nativi sudamericani, mentre il rimanente 1,9% è caratterizzato dalla minoranza etnica di rom.
La lingua ufficiale è lo spagnolo, parlato da più del 99,2% della popolazione, tuttavia nel paese sono presenti oltre 70 lingue tra cui le lingue amerindie ovvero gruppi di lingue indigene delle Americhe, le lingue creole, le lingue rom e l’inglese.
La Colombia non ha una religione ufficiale, tuttavia la maggioranza delle persone segue la religione cattolica, mentre solo una piccola parte è protestante.
A causa delle influenze delle altre culture, la società sta cambiando rapidamente, di conseguenza la percezione di questa cultura può essere diversa a seconda delle persone con cui si viene a contatto.
La cultura
Secondo gli studi sugli stili comunicativi di Hall (1976), la Colombia è un esempio di cultura ad alto contesto, dove la comunicazione è indiretta, ovvero si basa sul contesto, sulle relazioni e sul rapporto tra i parlanti. Gesti, movimenti del corpo, sguardo e contatto fisico, e più in generale tutto ciò che riguarda il non verbale, aggiungono significato al messaggio.
I colombiani sono visti come persone positive, carismatiche e allegre. Nelle conversazioni usano l’umorismo, il sarcasmo e sono soliti fare battute autoironiche. Tuttavia si evitano battute che possono essere offensive, ad esempio frasi umoristiche su droghe o sul loro consumo non sono accettate in quanto agli individui non piace essere stereotipati come “narcotraficantes“, ovvero come trafficanti di droga.
I confronti diretti e le critiche possono essere interpretati negativamente, perciò gli individui tendono ad evitare ogni tipo di conflitto, soprattutto i “no” diretti, e cercano di comunicare ciò che vogliono dire in modo tale da non ferire la sensibilità del proprio interlocutore.
Nei loro discorsi gli individui tendono ad usare molti diminutivi per esprimersi in modo affettuoso, ad esempio aggiungendo “ito” o “ita” alla fine di una parola. Così, per dire “abuelo“, ovvero nonno, si può usare la forma “abuelito” che corrisponde al nostro nonnino. Si usano espressioni cortesi e formali, ad esempio si usa “usted“, che corrisponde al nostro “voi”, per rivolgersi in modo rispettoso a persone di status superiore. Il “tu” informale viene usato tra persone che si conoscono, tra i giovani e i membri della stessa famiglia.
cultura Colombiana e italiana a confronto
L’antropologo e psicologo sociale Hofstede (1980, 1991, 2001, 2010) ha elaborato una lente di analisi che permette di esaminare le caratteristiche delle culture. Attraverso questo modello, possiamo confrontare la cultura italiana con quella colombiana (dimensioni di Hofstede). Va specificato che questo modello fornisce delle indicazioni su tendenze culturali generali, ma all’interno di ogni cultura ogni individuo ha delle caratteristiche proprie e uniche.
Importanza delle gerarchie
Power Distance
Questa dimensione si riferisce alla misura in cui gli individui accettano o meno la distribuzione di potere e, di conseguenza, le disuguaglianze. L’Italia ha un valore di 50/100, mentre la Colombia di 67/100. Ciò mostra come la Colombia accetti maggiormente un ordine gerarchico della società rispetto all’Italia.
Sebbene la Colombia sia uno stato indipendente dal 1819, il sistema di caste che determinava il privilegio e la posizione sociale ed economica dei gruppi razziali, introdotto durante l’epoca della colonizzazione spagnola iniziata nel XVI secolo, è ancora visibile nella gerarchia della società. La maggior parte degli abitanti condivide l’eredità europea spagnola e amerindia.
Il posizionamento sociale di una persona viene determinato dall’origine della propria famiglia, dall’istruzione, che prevede la conoscenza della lingua inglese, dalla ricchezza e dalla regione di nascita. Negli incontri tra persone di status differente è comune sentire prefissi formali come ad esempio “don” e “doña” ovvero “dottore” e “dottoressa”.
Tuttavia, ad oggi, il sistema delle classi è ancora in gran parte correlato alla razza; la pelle più chiara viene tradizionalmente associata alla storica ricchezza dei colonizzatori europei, mentre la pelle più scura è associata ad una classe meno abbiente e poco istruita.
La presenza del sistema di caste del passato ha portato ad una ineguale distribuzione di ricchezza nel paese. Sebbene da un lato la classe media lavoratrice si stia facendo strada per ottenere vantaggi sociali ed economici, dall’altro lato è ancora presente una piccola minoranza di individui, generalmente famiglie d’élite, che detengono la maggior parte della ricchezza e del potere della Colombia.
Questi legami familiari e le reti d’élite (rocas) influenzano il mondo degli affari e la politica del paese.
La maggior parte dei colombiani sostiene che la loro società è classista e non razzista in quanto ogni abitante condivide origini miste. Queste divisioni sociali sono generalmente visibili anche a livello locale nei quartieri delle città. Ad esempio nella capitale Bogotà si possono osservare grandi edifici maestosi risiedere accanto a ‘comunas’ ovvero dove abitano le persone con uno status sociale inferiore.
Individualismo
Individualism
Questa dimensione indica la tendenza di una cultura a dare più importanza alle azioni del singolo rispetto a quelle del gruppo. Un valore basso indica che la cultura è collettivista, un valore alto invece indica che la cultura è individualista.
L’Italia, con un valore di 76/100, dà maggiore valore alle azioni individuali rispetto a quelle della collettività. D’altro lato, il valore 13/100 della Colombia indica una società fortemente collettivista.
Il sistema di caste del passato ha fortemente influenzato il modo in cui gli individui interagiscono tra loro, portandoli a formare relazioni durature, sostenendo e assistendo coloro che appartengono alla loro stessa classe sociale. Tra le classi più basse c’è un senso di collettivismo molto forte; spesso le famiglie allargate e il vicinato sono un importante sostegno per far fronte alle difficoltà degli individui.
La famiglia e più in generale la comunità sono valori importanti tali da influenzare le scelte degli individui. Al battesimo vengono scelti due padrini (padrinos) con la funzione di sostenere e consigliare il bambino per tutta la vita, anche dopo che è diventato adulto e completamente indipendente. Ai figli spetta il compito di assistere nella propria abitazione i genitori, nonni o parenti più anziani fino alla vecchiaia.
D’altro lato le classi più ricche, come ad esempio la classe d’élite, hanno una struttura familiare più individualista. Non sono molte le famiglie allargate e il nucleo familiare è più ristretto rispetto alle coppie delle classi meno abbienti.
Anche a livello lavorativo si fa molto affidamento sulle relazioni personali, i colombiani preferiscono lavorare con coloro che conoscono e di cui si fidano, di conseguenza i componenti di una singola famiglia spesso lavorano insieme.
Competitività
Masculinity
Si riferisce alla prevalenza di valori quali il successo e la competitività rispetto alla solidarietà, alla qualità della vita e alle relazioni. Un valore alto indica che la cultura è competitiva, un valore basso invece indica che la cultura è orientata verso la solidarietà e le relazioni.
Il valore dell’Italia è di 70/100 mentre quello della Colombia di 64/100. Ciò indica che entrambe le culture sono orientate al successo, anche se l’Italia in modo maggiore rispetto alla Colombia.
Tendenzialmente gli individui sono competitivi e orientati a migliorare la propria condizione economica. Molte persone cercano di entrare a far parte di gruppi che migliorino il loro status sociale, lavorando e sacrificando il loro tempo libero per avere un riscatto nella società.
Avversione all’incertezza
Uncertainty Avoidance
Indica la misura in cui i membri di una cultura si sentono minacciati dall’incertezza del futuro. Un valore basso indica che la cultura accetta l’incertezza del futuro, un valore alto invece indica che la cultura se ne sente minacciata.
L’Italia ha un valore di 75/100 e la Colombia di 80/100. Ciò indica che le due culture sono simili e gli individui si sentono minacciati dall’imprevedibilità del futuro, ma la Colombia più dell’Italia.
Sebbene il passato abbia lasciato aperte questioni a livello politico e sociale, i colombiani preferiscono mantenere un’ottica conservatrice poiché dà maggiori certezze. Gli individui fanno molto affidamento sulla religione e sull’opinione degli altri membri del gruppo, i quali stabiliscono delle regole che vengono generalmente rispettate.
Orientamento al futuro
Long Term Orientation
Questa dimensione indica la tendenza di una società a conservare le tradizioni del passato o piuttosto a cercare il cambiamento. Le culture con un valore basso in questa dimensione sono quelle che desiderano mantenere vive le tradizioni e le norme del passato e guardano con diffidenza ai cambiamenti.
L’Italia ha un valore di 61/100 mentre la Colombia di 13/100. Questo suggerisce che la società italiana è più proiettata verso il futuro e il cambiamento rispetto alla cultura colombiana che invece è molto più tradizionale. La società è più orientata al presente che al futuro, gli individui sono spontanei e tendono a non pianificare gli avvenimenti futuri.
Indulgenza
Indulgence
Questa dimensione differenzia le culture sulla base di quanto ritengano che il soddisfacimento dei desideri degli individui sia importante, o quanto invece vada controllato. Un valore basso indica una cultura con un alto grado di controllo, un valore alto indica invece una cultura indulgente, con un basso grado di controllo.
L’Italia ha un valore di 30/100, che mostra che è una società caratterizzata da un forte controllo rispetto ai desideri, una tendenza al pessimismo e una propensione a dare priorità al dovere poiché il tempo libero viene considerato in qualche modo “sbagliato”. Dall’altro lato invece la Colombia con 83/100 è una società portata alla soddisfazione dei propri bisogni, impulsi e desideri.
Le modulazione della voce
(paralinguistica)
In Colombia, come nella maggior parte delle culture dell’America Latina, vi è la tendenza ad usare un volume di voce che può essere percepito alto dalle culture occidentali.
Il volume di voce usato è alto soprattutto quando si parla all’interno di un gruppo. Ovviamente ci sono differenze sull’uso della voce, in base ad età, costituzione fisica, genere, contesto e status sociale.
La percezione del tempo
(Cronemica)
La Colombia viene considerata una società policronica, in cui gli individui hanno un’idea flessibile e non controllabile del tempo. La puntualità non è un fattore importante, generalmente gli individui seguono un “tiempo colombiano” ovvero un tempo “rilassato” soprattutto per gli impegni sociali e informali, dove vengono accettati ritardi anche di un’ora.
Quando gli individui rimandano le attività al domani, spesso significa che le eseguiranno nel futuro.
Nei contesti formali invece la puntualità viene generalmente rispettata perché viene percepita come un segno di rispetto; qui il ritardo può essere interpretato come mancanza di attenzione.
La gestione dello spazio
(prossemica)
Lo spazio interpersonale, ovvero la distanza che si ritiene opportuno tenere negli incontri tra due o più persone dipende da fattori come il genere dei partecipanti, la loro età e il loro grado di intimità.
In Colombia gli individui parlano molto vicini gli uni agli altri. A volte le persone possono anche avvicinare molto il viso al loro interlocutore.
Contatto fisico
Aptica
Il contatto fisico è accettato, durante i dialoghi è comune osservare gli individui toccare il braccio, la spalla o le gambe del proprio interlocutore mentre parlano.
Tuttavia in alcune zone il contatto fisico tra uomini si evita.
i Movimenti del corpo
(cinesica)
il contatto visivo
Lo sguardo è generalmente diretto quando si parla con persone della stessa età, genere e classe sociale.
Evitare lo sguardo del proprio interlocutore, ad esempio abbassando gli occhi o guardando da un’altra parte, è visto come un segno di maleducazione.
i saluti
I saluti sono molto importanti, ogni volta che si incontra qualcuno è buona norma dedicare tempo per chiedere informazioni sulla famiglia, sulla salute e sul lavoro dell’interlocutore. Quando si incontra qualcuno per la prima volta il saluto più usato è la stretta di mano decisa accompagnata da un contatto visivo sostenuto e da un sorriso.
Solitamente gli uomini dovrebbero aspettare che sia la donna per prima a tendere la mano. Tra donne invece è comune tenersi l’avambraccio anziché stringersi la mano; un’altra comune forma di saluto è l’abbraccio accompagnato da un bacio sulla guancia destra.
Tra uomini invece è comune osservare una pacca sul gomito.
Nei saluti informali tra persone che si conoscono o che hanno un rapporto di amicizia o di tipo familiare si usano saluti più calorosi, spesso con abbracci o pacche sulle spalle.
I gesti emblematici
Come ogni cultura, anche quella colombiana ha dei gesti emblematici, ovvero dei gesti che sono specifici di quella cultura e possono essere causa di fraintendimenti e incomprensioni da parte di chi non conosce il loro significato.
Per indicare o chiamare qualcuno è maleducazione usare il dito indice.
Gli individui generalmente preferiscono usare l’intera mano.
Arricciare la bocca e rivolgere lo sguardo al referente è un altro gesto usato per indicare qualcuno o qualcosa.
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https://youtu.be/d0vP619jJrI?t=41
La mano aperta con il palmo rivolto verso il basso che tocca il collo con un movimento che va da destra a sinistra è un gesto che significa “sono nei guai” oppure “sei nei guai“.
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https://youtu.be/d0vP619jJrI?t=30
Il palmo della mano è aperto mentre le dita si chiudono, i polpastrelli si toccano; il braccio può essere teso completamente o teso a metà.
Questo gesto, se accompagnato da un movimento lento che va dall’alto al basso significa “è pieno“.
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https://youtu.be/d0vP619jJrI?t=66
Grattarsi la guancia è un gesto che viene usato dai colombiani per comunicare che c’è un ladro o qualcosa relativo ad un furto.
Viene usato ad esempio per dire “hai comprato questo oggetto oppure lo hai rubato?“.
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https://youtu.be/d0vP619jJrI?t=73
Il gesto di schioccare le dita con il braccio semi teso che si muove dall’alto verso il basso viene usato per indicare che qualcosa è andato storto.
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https://youtu.be/d0vP619jJrI?t=108
Il gesto che viene usato per dire OK, ovvero dove la mano è aperta e il polpastrello del dito indice tocca quello del pollice è un gesto che si usa per mostrare approvazione.
Tuttavia, lo stesso gesto fatto sul naso viene usato in modo maleducato per indicare che qualcuno è omosessuale.
Toccare con la mano il gomito indica che qualcuno è avaro.
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https://youtu.be/d0vP619jJrI?t=141
Usare il palmo della mano aperto verso il viso e posizionarlo all’altezza delle orecchie è un gesto che viene usato per dire “sei stupido!“.
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https://youtu.be/d0vP619jJrI?t=152
Aspetto esteriore
Sebbene la maggior parte degli individui adotti uno stile d’abbigliamento simile a quello occidentale, in alcune zone del paese è ancora presente l’abbigliamento tradizionale.
I tessuti che vengono usati, cambiano a seconda del clima, ad esempio nelle zone costiere vengono usati tessuti chiari e colorati mentre nelle zone montuose si predilige l’uso di tessuti con motivi floreali.
Gli abiti variano a seconda delle regioni diverse del paese.
Nel territorio delle Ande, ovvero nella regione andina caratterizzata da alte montagne e da un clima ventoso, gli abiti sono simili allo stile occidentale. Gli uomini sono soliti indossare camicia, pantaloni, sandali e un cappello a tesa; mentre le donne indossano camicette, gonne ampie, sandali e un copricapo a tesa larga.
Nelle regioni del caffè invece gli uomini sono soliti usare pantaloni in twill, una camicia stampata, un fazzoletto che viene legato al collo, dei sandali, un cappello e spesso viene legato alla vita un machete. Le donne di questa zona sono solite indossare camicie bianche a maniche lunghe, delle ampie gonne colorate e con motivi floreali e dei sandali generalmente bianchi. In questa zona sia uomini che donne sono soliti usare un poncho di lana, chiamato “ruana“.
Nella regione caraibica e del Pacifico, caratterizzata da un clima costiero, l’abbigliamento popolare usa tendenzialmente tessuti leggeri e naturali. I costumi sono colorati, riccamente decorati con gioielli, stampe e fiori.
Gli uomini indossano camicie colorate, pantaloni chiari e un sombrero o un altro copricapo.
Gli abiti femminili sono invece caratterizzati da gonne leggere e top, ma anche da vestiti molto colorati e lunghi fino alle caviglie, anche le donne indossano il sombrero o altri cappelli a tesa larga.
Nella regione dell’Orinoquia, a est del paese, l’abbigliamento, semplice e comodo, riflette le esigenze degli individui che in questa zona allevano il bestiame.
Nelle feste folcloristiche gli abiti diventano più colorati. Gli uomini solitamente usano pantaloni bianchi con una camicia rossa, oppure dei pantaloni neri con una camicia bianca; a completare il look un cappello a tesa larga realizzato con materiali pesanti, in modo che non possa cadere durante le corse a cavallo.
Le donne indossano invece delle gonne ampie fino al ginocchio di colore bianco e rosso spesso decorate con motivi floreali, una camicia a maniche a tre quarti con nastri rossi e bianchi, il tutto accompagnato da nastri e fiori che vengono applicati sui capelli.